...ogni tanto mi prende la giornata modaiola... così, mi dedico a un po' di window-shopping (più window che shopping...) e poi a una nota rivista, modaiola pure quella, per restare in tema con la giornata...
...tra una foto e l'altra, tra un servizio e l'altro, a volte capita di imbattersi in qualche rubrica che fa riflettere; nello specifico, nel rispondere alla domanda di una lettrice, il curatore della rubrica dice che i modelli attuali sono troppo fragili e stereotipati...
mi è piaciuta.
mi ha fatto pensare a tutto quello che passa per la televisione, ai modelli che filtriamo e assimiliamo anche se non sono proprio i nostri, ma lo diventano nel momento in cui facciamo i conti con il nostro presente, che magari è affaticato dalla situazione economica e lavorativa contingente...e si finisce, troppo facilmente, a svilirsi e a pensare che di buono, non si è fatto nulla nella vita...
ma mi ha fatto riflettere anche, forse perchè nel mio piccolo e poco modaiolo quotidiano traffico con cose molto quotidiane e un po' demodé, a quante persone vivono una vita normale. E sono soddisfatte così.
A quante persone hanno un lavoro normale e/o poco noto, riservato, quasi, nascosto agli occhi di tanti.
Mi rendo conto di essere un po' retorica, forse... però non voglio fare un elogio sperticato della quotidianità come fonte di felicità e saggezza opposta ai demoniaci modelli correnti; piuttosto, credo manchi una sorta di 'educazione' a tanti mestieri e a diversi stili di vita... o forse manca solo un'educazione alla vita, al mistero della semplicità della vita...