...quanto tempo...
...ritorno quasi dal Silenzio... la terra della contrada ha cambiato volto almeno due volte dall'ultima volta che ho aperto questa Porta; ha mantenuto le promesse della primavera, regalando frutti succosi e verdure impareggiabili e, piano piano, si prepara all'arrivo dell'autunno che, personalmente, è la stagione che preferisco, perchè meno sfacciata della primavera e più matura dell'estate... con la luce che si appoggia morbida alle cose, una stagione dai toni ambrati e riposanti, ricca di aranci e di terra bruciata, di rossi intensi e di gialli... la stagione dell'uva e delle zucche, che stanno maturando piano nascoste da grandi foglie...
...ho imparato molto in questi mesi e i miei contorni si sono modificati e addolciti come i frutti, come la terra... ho camminato in mezzo al mistero dei filari di pannocchie e delle distese di angurie e ho vissuto conflitti aspri come guerre, come mele acerbe cadute troppo in fretta che mi hanno resa, se possibile, ancora più silenziosa e più che certa del fatto che i conflitti sono sterili e non portano a nulla e che è sempre troppo facile lanciarli agli altri piuttosto che gestirli o capirli o sedarli in santa pace, magari lavorando la terra...o qualsiasi altra cosa...
...c'è un caldo atroce in questi giorni, un caldo che prosciuga le energie e toglie la voglia di muoversi e io contino a camminare e a sentire...