mercoledì 26 agosto 2015

Il sottile equilibrio tra devo e vorrei...

...ricordo un film di tanti anni fa, una commedia americana-molto-americana e molto moderna. Il titolo l'ho eliminato ma mi è rimasta impressa questa cosa che diceva la protagonista: che le donne fanno sempre delle liste per ricordarsi tutti gli impegni della giornata. 
E' vero. Le faccio anch'io le liste. Preferibilmente mentali, ma a volte, in quelle giornate complicate e pesanti che ti piombano addosso ogni tanto, me le devo pure scrivere. Che poi, una volta scritte non le controllo più, ma il sapere di averle mi dà una garanzia in più che riuscirò a fare tutto, ma proprio tutto. Infallibile. Come sempre. Come ci si aspetta da me. Sempre. 
...così è da qualche tempo che rifletto sul fatto che la parola 'devo' risuona sempre più spesso nel mio vocabolario mentale. Minacciosa e inquietante. Di una pesantezza sfiancante quasi. 
Mi alzo la mattina e già comincio col devo fare questo e quello, faccio colazione col devo, mi vesto e continuo a 'dover' questo e quello... fino a pomeriggio inoltrato e a sera, quando i 'devo' di oggi lasciano già posto ai 'devo' di domani...
...e un giorno imprecisato questo 'devo' è uscito dal cono d'ombra del subconscio e si è palesato. 
Ho preso paura, sul serio. Ho cercato di sostituirlo con un più rassicurante 'dovrei', ed anche ad eliminarlo del tutto, lasciando solo una lista sconnessa di sostantivi: dentista, spesa, carrozzeria, immondizie, biblioteca, colloqui, scuola... 
...una volta diventato un pensiero conscio, ho cercato di spiegarmi perchè sono così ossessiva con i doveri, in particolare in questo periodo. E' perchè penso che tutti si aspettino sempre il massimo da me o perchè sto cercando di tenere tutto sotto controllo, in particolare in questo periodo? E' perche percepisco che il mio modo di sentire e vedere è cambiato ultimamente e non so se mi piace o meno e allora mi ancoro ossessivamente alla piccole cose o perchè sento che le persone che mi circondano sono poco interessate a me, al mio mondo, al mio sentire? Oppure è solo perchè ho millemila cose da fare e altre millemila idee, sensazioni, pensieri, progetti che vorrei non dico mettere in pratica, ma almeno approfondire oltre ad un: 'ciao, sono questa nuova idea....' -'Ah, ciao, sì, interessante, ma ne parliamo più tardi...'
Un po' tutto questo. Un delirio.
..ecco, vorrei, vorrei veramente (dovrei? sul serio?...) riuscire a vivere un po' più leggera in questo periodo. Perchè le cose da 'dover' fare ci sono, è innegabile, ma non dovrebbero avere sempre il posto più importante. Non dovrebbero soffocare i vorrei o i voglio e la creatività, che sia mentale o pratica. 
Allora penso che vorrei uscire a fare una passeggiata e respirare, e immergermi in questa bella giornata di fine estate, accarezzata da un vento sbarazzino.
Vorrei dormire tutto il pomeriggio senza sentirmi in colpa. 
Vorrei comprarmi quel bel libro di cucina pieno di foto e pensieri, libro che ho puntato mentre curiosavo in libreria e che so si adatterebbe alla mia anima, l'ho capito solo guardando la foto in copertina...
Vorrei un nuovo paio di scarpe col tacco, perchè i tacchi si adattano ai miei momenti di confusione e mi equilibrano la mente...
Vorrei riuscire a staccare la spina, almeno una volta al mese...

sabato 22 agosto 2015

Cambiamenti, profumi nuovi e antichi...

...tempo di cambiamenti...
...dopo il caldo torrido delle scorse settimane che aveva annullato qualsiasi ambizione vitale, creativa o di pensiero, passiamo nel Regno di Mezzo e transitiamo delicatamente verso l'autunno, la stagione del cuore, del sentire, della dolcezza malinconica...
... dopo il tempo degli insetti notturni e delle falene che svolazzavano allegramente attorno alla lampada del portico, passiamo a delle specie di api giganti (che api non sono perchè di notte dovrebbero dormire... saranno forse vespe?) o comunque loro parenti, enormi, inquietanti e apparentemente impossibilitate a vivere lontane dal mio portico, le sento ronzare in lontananza e la cosa mi disturba... mi spaventano, come le api loro parenti e i bombi loro cugini  e gran parte dei loro amici appartenenti alla vasta famiglia degli insetti... 
... dopo una fase in un certo senso 'mistica' delle origini di questo blog, passo a una fase più domestica e casalinga... mi sono forse addomesticata? (Diario di una Sibilla Domesticamente Moderna? ...)...
... non lo so... e non mi interessa ... mi limito ad osservarli e ad accoglierli, questi cambiamenti. Come fossero piccoli doni ( a parte le api giganti...). Forse quando si cambia vuol dire che una parte di noi è già pronta a seguire nuove strade, ad imparare nuove cose, ad evolversi, ad esplorare nuovi mondi, interiori e non...
... mi turba di più il non essere intimorita da questo mio sentire, del resto io sono stanziale, non sono mai stata una viaggiatrice (se non nel pensiero...) . Solo la mia anima è nomade, tutto il resto di me ha radici profonde nelle mie cose, nelle mie stanze quasi... 
...ma in questo momento il cambiamento è come il vento in riva al mare, porta profumi nuovi e antichi, porta idee e immagini e voglia di fare e solo il timore che il tempo sia troppo poco...