lunedì 28 marzo 2011

il sesto senso del gatto

...chi non ha mai vissuto con un gatto non lo può sapere, ma i gatti sono veramente animali straordinari...
sanno perfettamente, come se lo sentissero, quando stai male e hai bisogno di una presenza accanto che ti faccia le fusa e ti faccia sentire meglio...
..in questa serata, dove ognuno fa i suoi conti con quelle che erano le sue sicurezze, la mia gatta è acciambellata sul tavolo accanto al computer, dove non viene mai, e fa le fusa, tranquilla, e io la sento e sento la tensione che si scioglie...
...forse ero un gatto in qualche vita passata, perchè le fusa della mia gatta sono come una ninna nanna ancestrale per me, mi placano i tormenti dell'anima, mi rilassano e mi fanno dormire...
...tante cose succedono per caso, senza un motivo logico, ma un gatto non arriva mai per caso. E non arriva mai nemmeno un gatto a caso.
Un gatto ci sceglie. O ci (ri)trova. E sarà esattamente il gatto che ci meritiamo... perchè i gatti, a differenza delle cose, delle occasioni, dei riconoscimenti e anche delle persone, i gatti bisogna meritarseli...

lunedì 21 marzo 2011

le ragnatele della primavera

...alla fine è successo...
ieri sera, mentre mi struccavo prima di andare a dormire, mi accorgo di una ragnatela, sottile, appena visibile, di rughe... che prima non c'era...
... non ho il mito dell'eterna giovinezza, nè la speranza o la voglia di mantenermi nella forma di vent'anni fa, perchè trovo questo pensiero di una fatica quasi disumana, oltre che inutile ... mi piace piuttosto pensare che ogni età ha una dimensione che le è propria, dimensione che va, che andrebbe, approfondita e vissuta il più possibile, di modo che il guardarsi indietro non sia solo un rimpianto, per la forma soda che avevamo, ma piuttosto un ricordo di cosa abbiamo affrontato e superato, o di cosa a suo tempo è riuscito a fermarci, anche solo per un tempo limitato... penso spesso che c'è così tanto da imparare, da dare e condividere e anche da ricevere, a prescindere dall'età, che limitarsi a piangere o a conservare l'aspetto perduto sia quanto di più sciocco si possa perseguire nel tempo che ci è concesso...
...tuttavia, quando un mattino, o una sera, ci accorgiamo che il tempo effettivamente passa, lasciando tanti segni su di noi, esterni e sull'anima, visibili o privati... questo fa un certo effetto, fa riflettere effettivamente su cosa siamo state e cosa diventeremo...e su cosa possiamo ancora fare prima di diventare troppo vissute...

sabato 19 marzo 2011

Oestara e i suoi araldi

...sembrava non dovesse arrivare più, lasciandoci letteralmente congelati nell'attesa, sembrava ogni giorno più lontana, quasi un racconto tramandato nelle sere lontane destinato a non realizzarsi più...
...invece...
...se guardate bene, vi accorgerete che Madonna Primavera sta arrivando, che ha già mandato i suoi piccoli araldi ad annunciare la sua venuta:  piccoli segnali fioriscono nelle aiuole, come quelle che dalle mie parti si chiamano le scarpette della Madonna, come se lei camminando facesse fiorire i prati, i bulbi nei vasi sul balcone spuntano dimostrando che la natura difficilmente muore, le gemme sulle cime degli alberi sono sul punto di esplodere, e nei prati, l'erba è diventata di un verde sfacciato, insolente quasi...
ci siamo ufficalmente lunedì con l'Equinozio di Primavera, Oestara, il momento in cui tutto inizia, l'azione inizia. La Luna è rinata e si incontra col Sole in un momento di pari forze, in un momento di equilibrio, in un momento in cui le loro caratteristiche si completano perfettamente.
E' un momento di rinascita per tutto. Inconsciamente ci sentiamo più attivi, abbiamo voglia di uscire e respirare, abbiamo voglia di sentire il vento e il sole sulla pelle, sentiamo la necessità di smettere gli abiti dell'inverno, di cercare cose colorate, di arieggare e ripulire casa...
E' anche il momento della ripresa del lavoro agricolo con le semine nei campi (ma le prime semine sono già state fatte nelle serre...) e della raccolta delle prime, tenerissime, insalate...
...sul mio balcone piccoli doni, che hanno resistito tenacemente alla furia del vento che insiste a spazzare la contrada...


mercoledì 16 marzo 2011

il lato umano della vulnerabilità

...forse non amo il carnevale perchè quello che mi piace è ciò che sta sotto alla maschera... mi piace il lato vulnerabile che la gente nasconde, quello che ciascuno di noi mostra senza volere in un modo proprio ad ognuno... spesso si rivela nell'incrinazione di una voce, o nella disarmante umanità che trasuda da certi occhi oppure in una frase scivolata e colta al volo...
...mi piace chi ha il coraggio di essere umano troppo umano...
...e mi chiedo in quale modo io lascio trasparire la mia vulnerabilità... forse dovrei saperlo, eppure non ci ho mai fatto caso, forse che il prossimo mi colpisce più di quanto io non colpisca me stessa...
...farò attenzione, mi sono incuriosita...

lunedì 14 marzo 2011

contatti

...quand'è che sei 'dentro' ad una casa?  quando la casa ti appartiene?
quando la giri di notte, al buio, senza urtare contro nulla, come se fossi semplicemente un prolungamento della casa... o quando fai le tue piccole cose nel cuore della notte senza svegliare nessuno, perchè sai cosa fa rumore e cosa no e ti muovi più silenziosa dei tuoi gatti che, avendo invece dormito tutto il santo giorno, ora si rincorrono su e giù per le scale della stanza sospesa...
insonnia. con fame da insonnia, come dire oltre il danno, la beffa...
...e quando invece sei fuori da qualcosa, come lo percepisci quel qualcosa? vedi di più o di meno di quelli che ne sono dentro? vedi quello che effettivamente è oppure quello che lasci filtrare o solo quello che ti colpisce come una frustata, e poi non ti esce più dalla testa e ti tiene sveglia a ore impossibili a sgranocchiare cuori al cacao e a pensare che forse tu, nella vita, all'età che hai ancora non hai capito bene come funziona? che sei dottoressa, ma in panchina col tuo camice e la targhetta sul taschino a interrogarti in tre lingue sulla tua identità mentre le veline se la giocano sul campo?
forse è questo sì.
o forse è stato quel gesto esatto. così inconscio e così esatto. dettato chissà, dalla stanchezza, dal vino, quindi inconscio, quindi ancora più lacerante, perchè denota un'attrazione, inconscia, verso chi lo si è fatto. un gesto per avere un contatto, per sentire un contatto... oppure no?
un gesto che se fosse stato fatto a me, avrebbe provocato fastidio. oppure no.
...e adesso? adesso silenzio.
...ci sono persone che quando ti stanno vicine ti danno tutte le loro attenzioni e ti senti come se il sole splendesse solo per te, come se vedessero solo te...ti senti continuamente corteggiata; ma molto spesso queste persone hanno sempre migliaia di idee e progetti per la testa e se ne vanno in giro a seguirli tutti e tu ti senti come se il sole si fosse spento, come se fossi rimasta al buio...
...adesso però bisogna trovare un posticino dove dormire, è così tardi che non posso più nemmeno dire 'ci penserò domani', perchè ormai è già domani da un pezzo...


martedì 8 marzo 2011

... siamo  presenze silenziose, spesso passiamo inosservate mentre il mondo attorno si occupa di affari, si affanna fino a tarda sera, ma riempiamo e scaldiamo, diamo vita e abitiamo case che altri poi vivranno, nelle quali altri faranno il nido e si sentiranno inspiegabilmente bene, sui terreni che abbiamo seminato noi...
...al Mondo Moderno piace molto discutere. La gente ama gridarsi il proprio punto di vista che è come una fortezza inespugnabile, tutti tesi a

dimostrare di avere ragione... d'altra parte la Storia si fa rivoluzionando i punti di vista e io non discuto sulla storia, che ha una sua ragione di essere che comunque è lontana dal mio esistere.
Credo però che esista un archetipo di Donna. Così come esiste un archetipo di Uomo. Archetipo che è in noi come un puntino inossidabile... e quindi la donna E' morbida, ricettiva, fertile, silenziosa, materna, protettrice e desiderosa di essere protetta e l'uomo E' forte, bellicoso, desideroso di proteggere e provvedere alla sua donna, alla sua famiglia...  e credo spesso ci sia una pulsione inconscia a ricoprire questi ruoli, anche se non ci badiamo o non l'ascoltiamo perchè in anni di rivoluzione sarebbe quasi un contro senso dar ascolto alle voci arcaiche...
Per tutti quelli che avessero voglia di tuffarsi per un momento negli archetipi dimenticati consiglio Il Diario di Eva, di Mark Twain:
'E' mia preghiera e desiderio che le nostre vite giungano a un termine insieme - desiderio che non scomparirà mai dalla faccia della terra e che fino alla fine dei tempi si raccoglierà nel cuore di ogni sposa innamorata; quel desiderio avrà il mio nome.
Ma se la vita di uno di noi dovrà per prima giungere alla sua fine, è mia preghiera che quella vita sia la mia; perchè lui è forte, mentre io sono debole, perchè io non gli sono indispensabile quanto lui lo è a me - la vita senza di lui non sarebbe vita; come farei a sopportarla? Anche questa mia preghiera è immortale e fin tanto che la mia razza si perpetuerà essa non cesserà di essere pronunciata. Io sono la prima sposa che sia mai esistita e mi reincarnerò in tutte le spose a venire, fino all'ultima, '
(Alla tomba di Eva)                 Adamo: Ovunque lei sia stata quello era l'Eden.'
...eppure, io sono per la Quaresima.
..non mi è mai piaciuto il carnevale, così come non amo le feste comandate... non ho mai capito la frenesia che prende molti adulti che corrono a traverstirsi, a perdere i confini, a smascherare in realtà la vera natura che tengono accuratamente coperta nel corso dell'anno... spesso il carnevale degli adulti ha un risvolto caciarone e volgare che, per quanto retaggio degli antichi saturnali o delle feste dionisiache, resta tuttavia fastidioso e invadente, in un'epoca poi dove non è necessaria una giornata particolare per sovvertire l'ordine costituito...

venerdì 4 marzo 2011

...a un passo dalla primavera...

...inquietudine oggi... sottile, persistente, penetrante, martellante, insidiosa... si è avvinghiata all'anima, come l'edera...

...giro per le stanze con mille idee in testa che non trovano uno sfogo pratico, un'espressione del Sé...
...sarà la primavera che non riesce a spuntare? ...la sentiamo vibrare nell'aria, la aspettiamo, la cerchiamo e non la troviamo?
la contrada è ancora spazzata da un vento pungente e fastidioso, che porta tanti odori, tanti pensieri e intanto piove piove piove e il giardino resta sospeso, in un limbo tra l'inverno e la rinascita e gli unici fiori che sono spuntati sfrontati sono i narcisi, ed è già qualcosa... e li ho raccolti!!! almeno, invece di affogare nell'acqua, mi ingentiliscono la casa, me la profumano di primavera... ed è un po' più facile l'attesa, un po' più mite...