...a volte bisogna proprio staccare le spine e allontanarsi da quello che ci toglie l'aria... e se proprio non è possibile staccare radicalmente, magari concedendosi un viaggio, basta solo fare qualche piccola cosa, visitare qualche posto, magari quella chiesa nella propria città che non si era mai riusciti a visitare o quel giardino poco lontano da casa, partendo con lo spirito del viaggiatore che arriva in un posto e lo vede con occhi nuovi...
...tanto per dire che ho dovuto staccare, per qualche tempo... non riuscivo non dico a scrivere, ma nemmeno più a pensare... c'è tanta gente talmente insoddisfatta della propria vita e talmente anestetizzata dalla propria insoddisfazione che riesce solo a ricoprirti di una cortina di nebbia fitta fitta...
...nel frattempo la contrada si è rivestita di un manto verde, soffice, il grano cresce silenzioso nei campi ed è verde e ricco e si muove come un'onda quando il vento lo accarezza... ieri ho passato la domenica a riempire di fiori la terrazza. A riempire vasi di terra e a seminare, a piantare i semi dei piselli odorosi che dovrebbero ricoprirmi la terrazza e che aspetto con ansia che germoglino... a respirare, di nuovo, dopo tanto tempo... Ho passato il pomeriggio a sentirmi viva di nuovo, a sentire l'anima che germogliava in piccoli steli verdi, mettendo radici, sentendo la luce addosso.... nonostante tutti i problemi di questo momento particolarmente difficile che credo stiamo vivendo sulla pelle un po' tutti, e sull'anima che si fa pesante e spessa e triste e priva di speranza...
...eppure per me questo è un momento di grande speranza, dopo tanto tempo che questa parola era rimasta appunto solo una parola, è stato un momento di grandi scoperte, di una specie di rivoluzione spirituale, e quando lo spirito sussulta, in qualche modo, anche la speranza riceve nutrimento, come l'acqua che dà vita al seme...
Nessun commento:
Posta un commento