martedì 26 giugno 2012

La Famiglia Bradford

...chi ha più o meno la mia età si ricorderà certamente della Famiglia Bradford, e chi si ricorderà della famiglia Bradford saprà più o meno quanti anni ho...


Tom Bradford e i suoi otto figli otto e la loro vita quotidiana. Normale vita quotidiana che vivono normalmente milioni di persone: sogni, aspirazioni, lutti, matrimoni, errori, umorismo, lacrime, scelte che fanno crescere e pensare. Qualche canale del digitale terrestre sta ridando le puntate (certo, le trasmette in un orario martirizzante del mattino) e me le sto guardando tutte!
Perchè?
Perchè penso che noi di quella generazione siamo stati fortunati, non abbiamo mai dovuto combattere contro vampiri e demoni come i giovani di questa generazione (che se non incontrano un vampiro non possono dirsi realizzati e maturi) e le infinite violenze le abbiamo sentite solo ai telegiornali e abbiamo cercato di evitarle e forse non ci abbiamo mai pensato, così come non abbiamo mai pensato alle malattie e a tutto il dolore che causano finchè non le abbiamo incontrate sulla nostra strada e sappiamo che il dolore e la sofferenza meritano soccorso e pazienza e silenzio e rispetto.
E per questo motivo abborrisco, dal profondo della mia anima di Sibilla, tutti questi telefilm dove si vede solo gente che soffre e che muore. Dov'è il senso? Qual è il senso di guardare questi telefilm? Non bastano i telegiornali? Cos'ha la gente che è attratta da questi telefilm? Cosa ci trova? Cosa ci trova a vedere uno che sta morendo di cancro immerso in tutte le miserie di un corpo che la malattia si mangia? c'è forse l'aspetto catartico che 'se capita agli altri non capita a me'...?
Non lo so.
So solo che a me mettono l'angoscia. Questo mondo sbilanciato mi mette l'angoscia, qualcosa che mi prende l'anima e che mi fa piangere disperata, a volte e a volte mi fa arrabbiare e penso che la televisione sarebbe da vietare. Da bandire con editti statali.
Vi ricordate? Nello stesso periodo trasmettevano anche Spazio 1999... e tutti a pensare a come sarebbe stato, se davvero ci saremmo trovati tutti a vivere su navicelle spaziali alla conquista di nuovi mondi... ma nessuno davvero si sarebbe sognato che la vita sarebbe stata molto più triste, disorientata, omologata ...
Mi si potrebbe tacciare di essere reazionaria, ma non è così. Sono solo una che propende per il ritorno ad un modo di sentire e vedere più reale, più pulito, più profondo.
E anche per il ritorno di telefilm come Alla Conquista del West e La Casa nella Prateria...


lunedì 25 giugno 2012

H2O

...leggo, con una certa frequenza, citazioni piuttosto scontate sulla vita, sull'amore... ma neanche, 'citazione' è già una parola importante, con un suo peso specifico, una parola che fa pensare che ci sia una riflessione di un certo tipo dietro... piuttosto, leggo frasi fatte sulla vita, sull'amore, cose semplicitropposempliciquasielementari, che annullano in un certo senso il mistero e la profondità che la vita porta con sè... ebbene, stasera mi ritrovo a proporre una frase fatta, ahimè, quasi un annullamento della mia natura sibillina, ma purtroppo ragionata e motivata da avvenimenti presenti, eccola qui: ci si accorge dell'importanza delle cose nel momento in cui non le si ha più.

Pausa.
Di riflessione.

Di cosa sto parlando?

Dell'acqua.

Acqua scrosciante, acqua corrente. Doccia. Acqua per lavare i piatti e i panni. Acqua per il ghiaccio da mettere nelle bibite. Acqua per cucinare e per lavare le verdure. Acqua, semplicemente da bere.

Vi è forse venuta sete?

Ebbene, alzatevi e andate al lavello, aprite il rubinetto e fate scorrere l'acqua un po' per averla fresca e riempitevi il bicchiere.
Bevete. Con calma... Aaahhhh...

... è venuta sete pure a me, aspettate un attimo, mi alzo, vado al lavello, apro il rubinetto e... ed esce il nulla. Niente. Ne esce il silenzio, nemmeno un gorgoglio per dire che l'acqua è da qualche parte e sta per arrivare...

La contrada ha sete in questi giorni. Sabato e domenica senza acqua, provate ad immaginare... Il caldo, e non potersi fare una doccia. La sera lavarsi come si riesce, a pezzi piccoli piccoli, riempire qualche bottiglia il pomeriggio sognando la doccia che ti porta via il caldo della giornata sapendo che non te la farai, perchè ti addormenterai certamente prima con tutta la giornata ancora addosso...
Non sono ben chiare le cause di questo disagio, qualcuno parla di guasti, qualcuno parla di giornate avverse, ma la drammatica verità è che l'acqua manca.
Non c'è, i serbatoi sono vuoti... e quindi bisogna aspettare, con pazienza e riflettere su questo bene che diamo troppo per scontato e del quale abusiamo (e anche questa è una frase fatta, ma quando lo provi sulla tua pelle ci ragioni sopra in maniera diversa...)...e forse pensate che qualcuno vi avvisi che a partire da una certa ora del pomeriggio fino ad un'ora imprecisata della notte sarete senza acqua? Certo che no. Ad una certa ora del pomeriggio voi andrete ad aprire i rubinetti e ne uscirà il silenzio. E continuerete ad aprire i vostri rubinetti con un'ansia che crescerà in maniera direttamente proporzionale al silenzio che ne uscirà. E nessuno vi spiegherà cosa succede o perchè, non importa quanti numeri di telefono chiamate.

E alla fine fine ognuno sviluppa una propria tecnica di sopravivenza durante l'assenza... mentre aspetto la mia mente si perde in piscine, fontane, giardini che nascondono piccole vasche e giochi d'acqua, rane, ninfee, pesci che nuotano, piogge scroscianti, cascate, onde...e durante il giorno faccio scorta di bottiglie...
 ...penso sia la vena masochista insita nelle assenze forzate...

...a proposito, avete controllato se avete l'acqua? ...

lunedì 11 giugno 2012

Naturalia

" Poi il Signore Iddio piantò un giardino in Eden, ad oriente, e quivi pose l'uomo, che aveva formato; e il Signore Iddio fece germogliare dal suolo ogni specie di alberi piacevoli d'aspetto e buoni da mangiare. " Genesi 2, 9

...la contrada si prepara all'estate e ai suoi raccolti... proprio dietro casa si stende un campo di grano che tra non molto sarà colto... si stende folto e biondo, come le chiome delle principesse delle favole...


...ti chini appena e vedi le spighe, ricche di chicchi che maturano fitti fitti, uno stretto accanto all'altro ...


... e hai appena il tempo di pensare che è da lì che arriverà il pane che mangi ogni giorno che già un altro tesoro cattura la tua attenzione...


...un tesoro che si arrampica attorcigliandosi su un sostegno e ti meravigli ancora una volta della perfezione insita nella Natura e sorridi ricordando il cartone animato di Topolino e del Fagiolo Magico e subito dopo immagini le dense e profumate zuppe che gusterai tra qualche tempo e poi ti sposti di qualche passo e ti stupisci ancora...


...per un fiore...


... per i piccoli frutti che già si stanno formando...


...e per quelli già formati e colti che aspettano solo di essere grigliati e mangiati... e con la mente piena di sapori e colori e immagini continui a camminare...


...e ti imbatti in foglie enormi e cominci a chiederti dove ti trovi, se nell'orto di casa tua o nel paese delle meraviglie...


...ed ogni fiore è preludio di altre meraviglie, come il fiore della melanzana...


...o quello della pianta della patata, delicato e leggero...


...e poi trovi le amarene, ti ritrovi al bordo dell'orto, ritorni in te stesso, ti volti e sei ancora avvolto dai tuoi pensieri, dalle immagini, dagli odori, dalla luce e ringrazi per tutti questi doni e sai che nessun palazzo, nessun ufficio, nessun negozio o distesa di cemento modaiolo sarebbero paragonabili a questo viaggio nell'essenza della vita...