martedì 11 settembre 2018

La casa nella via sospesa nel Tempo

C'è una strada laterale al centro abitato, nella città vicina al piccolo centro dove vivo da qualche tempo, che si snoda ai piedi di una vecchia villa ormai diroccata.
E' una strada pedonale e già questo la rende insolita e tranquilla, ed è costeggiata da ippocastani, che in questa stagione si stanno lentamente tingendo di giallo e arancione.
Qualche tempo fa, in un pigro pomeriggio di domenica, mi ci sono avventurata, certa come sono che solo passeggiando per le vie si possono scoprire piccole meraviglie e particolari difficilmente notabili in altro modo.
C'è una strana atmosfera in questa via, che è come sospesa nel Tempo. Non c'è traffico e si incontrano poche persone, le case sono graziose e curate, come piccoli doni di altri tempi.
L'ultima casa della via, di color azzurro carta da zucchero, polveroso e sbiadito dagli anni, pare essere in vendita.
Non sono entrata, l'ho solo guardata dall'esterno. Ma mi ha rapito il cuore. Nei dieci minuti trascorsi a guardare il giardino, le finestre e l'ingresso ho vissuto una vita intera lì dentro.
Ho vissuto ogni spazio, ogni angolo, ogni mobile, ogni fiore, ogni piatto, ogni sedia, ogni sogno che avrei potuto portare lì dentro... La mia vita e i miei gatti che si adattavano perfettamente alla casa...

E...così è la vita. Ci sono posti in cui ti senti a casa, istintivamente, anche se sei solo di passaggio.
Posti che ti rapiscono l'anima e risuonano dentro di te e con te. E' alchimia o solo una connessione dell'anima.
E' un gioco di luce oppure l'aria che respiri. 
Succede e basta.

Ovviamente, la casa non l'ho comprata. Ma ci passo spesso davanti. E ho sempre la sensazione, quel piccolo, struggente, malinconico rimpianto, che ci sia qualcuno che vive a casa mia...

sabato 6 gennaio 2018

6 Gennaio

6 gennaio, Epifania.
Tempo di togliere le decorazioni in casa e disfare l'albero. 
Anche quest'anno lo farò con un misto di sollievo e malinconia. 
Sollievo, perchè finamente rientro in possesso di tutti gli spazi di casa mia, già piccina, inenarrabilmente stracarica nel periodo natalizio ... pare impossibile, ma l'albero, per quanto di modeste dimensioni, occupa uno spazio notevole e ingombra non solo lo spazio, ma anche le energie della casa. 
Malinconia perchè bene o male, il Natale è una stagione del cuore, degli affetti , dei ricordi anche, e disfarlo mi fa sempre pensare che qualche piccola parte di me se ne va e non tornerà più...
Ogni anno sono sempre più pigra, o forse sono solo molto più stanca di un tempo, e mi dico che non decorerò proprio niente, ma poi è più forte di me, non riesco a resistere, e mi porto su l'albero dalla cantina e poi gioco con le lucine, aggiungo le decorazioni, mi sento felice come una bimba quando la sera le lucine cambiano l'atmosfera di casa, aggiungendo quelo tocco di piccola magia...
E' un periodo in cui, per qualche giorno, mi sento un po' vuota, perchè ho sempre pensato che l'attesa del Natale, la corsa ai regali, il preparare i pacchetti e il pensare a tante persone, e poi il vortice delle feste, dei pranzi, del Capodanno, tutte queste cose ci aiutano a tuffarci spensierati e divertiti nel cuore dell'inverno, e poi quando tutto è finito, quando la casa ha ritrovato di nuovo il suo ordine e la sua dimensione abituali, ci si sente un po' smarriti... ci si rende conto che è inverno, che le giornate sono grigie e ancora lunghe, che i fiori sono pochi e gli alberi tutti spogli e che l'inverno è ancora lungo, si stende davanti a noi ...
pochi giorni soltanto... poi riprendo il ritmo, riflessiva... in fin dei conti, bisogna prendere e accettare quello che viene, come viene e cercare di essere, se non proprio felici, almeno predisposti ai piccoli cambiamenti...