mercoledì 6 aprile 2011

Moderno Getsemani

... stamattina la necessità mi ha portata a camminare in un campo di ulivi... e ha confermato la mia idea che un uliveto è un mondo a parte dove è facile smarrire i contorni della realtà e perdere i confini della propria epoca... forse è il silenzio, l'essere lontani dal rumore caotico della città e poter sentire il vento che soffia tra i rami e prendersi il tempo di osservare cosa ti circonda... o forse è l'idea delle piante centenarie, che sono lì e resistono all'uomo e ai suoi dispetti, alle guerre, agli alti e bassi del tempo atmosferico... sono lì, con tronchi che si diramano a formare cavità nascoste o si attorcigliano su se stessi, testimoni delle loro vite e di quelle di chi è passato fra di loro...
...e visto che il tempo del tradimento si avvicina (o si rinnova), ho pensato che non era così strano che a Gesù piacesse pregare nel Getsemani... e forse non è stato nemmeno così strano che l'abbiano tradito nel Getsemani, circondato da testimoni silenziosi e longevi... (otto ulivi sopravvivono tutt'ora nel Getsemani e sono, secondo la tradizione, i testimoni della passione di Cristo)...

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