...venerdì santo...
...ricordo un venerdì santo di tanti anni fa, ero una bambina allora, quando, alle tre del pomeriggio, il cielo si annuvolò all'improvviso e, come dicono Matteo e Luca, 'si stesero le tenebre su tutta la terra' e Gesù muore... ricordo di aver provato un certo timore, come solo i bambini riescono a provare davanti a certi misteri..
è un pensiero che mi accompagna ogni anno e quest'anno, in particolare, alle tre del pomeriggio ho provato una sensazione simile, mi sono fermata e ho recitato una preghiera, un pensiero silenzioso...
e stasera, guardando le luci della contrada in lontananza e le prime lucciole che vagano nel giardino, ho pensato e ripensato al mistero di questo Dio che si è fatto uomo, che si è incarnato nei nostri difetti, nella nostra semplicità, nel nostro essere limitati e infiniti...
penso e ripenso a questo mistero che dura nel Tempo, che fa discutere e che affascina, che tiene legati, una Voce che parla nel profondo di noi...
e mi dico e mi ripeto che c'è una parte di noi che non è nostra, che non è mortale o umana, altrimenti la religione sarebbe rimasta una favola da raccontarsi accanto al fuoco per combattere la paura delle ombre, della Notte che avanza...
...e ancora adesso, penso e ripenso a quel Corpo che è stato deposto in un sepolcro avvolto ' in bende di lino con aromi' in attesa, ancora una volta, di risorgere...
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