"Autunno, già lo sentimmo venire, nel vento d'agosto, nelle piogge di settembre, torrenziali e piangenti" (Cardarelli).
...ogni anno, in questo periodo, mi tornano alla mente questi versi, lontani ricordi liceali e quest'anno, come nella poesia, l'autunno ha bussato alla porta dell'estate accompagnato da folate di vento e piogge impetuose che hanno inzuppato all'improvviso la mia anima e la contrada...
Inizia ufficialmente oggi, con l'Equinozio, ma non fa notizia... se vestisse abiti griffati e indossasse scarpe alla moda, forse, accennerebbero alla sua venuta nei telegiornali, ma così com'è chi se ne cura? ...
... io sì... nella mia casa abbarbicata in alto e spazzata dal vento (ho dovuto riportare dentro delle piante prima che volassero altrove) che però oggi è tiepido perchè il sole fa capolino fra le nubi, resto in bilico tra l'estate passata la luce il caldo e il tempo grigio e freddo e buio che sta arrivando...
Nelle varie mitologie, questo era il momento in cui gli dei morivano e scendevano nella terra, negli inferi prima di rinascere un'altra volta in primavera... però mi sembra troppo tetro oggi come pensiero, preferisco ricordare che per i Celti l'Equinozio d'autunno era chiamato Mabon, che era il dio della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti e i suoi semi in questo momento andavano (e vanno) raccolti, essiccati e conservati in attesa della prossima primavera...
...preferisco fare una passeggiata questo pomeriggio e raccogliere delle piante, delle ramaglie, da intrecciare e tenere in casa, o guardare le olive che sono prossime alla raccolta e occhieggiano sui rami e pensare che c'è una dolce malinconia in questo periodo dell'anno, qualcosa che si adatta al mio essere come un vestito sucito addosso da mani esperte, e ancora, che c'è del bello in ogni stagione, ogni momento dell'anno porta con sè qualche dono speciale, basta solo guardare con un po' di attenzione, con occhi curiosi...
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