mercoledì 12 gennaio 2011

Matrioske di Pensieri

... a volte mi guardano come se volessero afferrare qualcosa che sfugge... lascio fare, non posso mica fermare la gente e chiedere: cosa ti sfugge? cosa vedi? cosa vorresti sapere? raccontami, posso aiutarti... o forse tu puoi aiutare me... a volte, le domande della gente ti aiutano a focalizzare....

oggi mi sento come se tutti intorno avessero capito dove sono, qual è il loro Ruolo, il loro Posto nel mondo, nel lavoro, nella Famiglia, nel Tempo, nello Spazio, mentre io mi dibatto in mille domande, mille pensieri, come le matrioske, un pensiero ne contiene un altro e poi un altro ancora e un altro dentro a quello precedente che ne svela un altro dentro all'altro, e mentre le matrioske diventano sempre più piccole, i miei pensieri diventano sempre più ampi, sempre più spaziosi, sempre più coinvolgenti e avvolgenti, e mi ritrovo persa in un Labirinto infinito con muri di pensieri, e ci vuole uno sforzo per liberarsene, per abbattere il labirinto e non pensare più... e accettare che la mia strada è questa, che sono fatta così, che forse è più una ricchezza che una mancanza l'essere come sono, diversa, ai margini, in un Mondo che è il Mio, a mia immagine e somiglianza, invece di stare (spesso) a confrontarmi con i percorsi e i sentieri degli altri...
credo possa essere una sorta di sicurezza il sapere dove ti trovi, l'avere dei confini stabiliti entro i quali muoverti... e capisco che se non ti percepiscono così, in qualche modo cercano di riportarti al sicuro, nel Terreno di Ciò che si Conosce, al sicuro dai mostri informi, dalle Paure inconfessabili che abitano le Terre di Ciò che non si Conosce... se usciamo dai nostri confini, mettiamo in discussione anche chi ci sta accanto, e forse non tutti sono disposti a mettersi in discussione ....

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