...accendo una candela e rifletto: ho lasciato i ricordi delle vite passate nella mia grotta sulle rive del mare, ma ci lasciano mai davvero i ricordi del passato? non tanto i volti delle persone, quelli si possono cancellare, sovrapporre, mescolare nel Tempo, ma le sensazioni, gli odori dei luoghi attraversati, i sapori dei cibi assaggiati, la luce, che cambia con le stagioni, con i paesaggi, la luce gentile che accarezza Venezia in un mattino d'estate e che non ha uguali al mondo, quasi un Archetipo della Luce, la gentilezza silenziosa dei gatti, dei miei gatti che mi seguono e mi trovano in ogni vita, il riconoscere a pelle le persone che hai già incontrato e affrontato, e anche quelle che ti insegneranno altro, la sensazione che a un luogo si è destinati, e ci si deve andare o che una data persona ti è destinata, e ti ci devi fermare, anche se questo significa estrarre le tue radici da una Terra e piantarle in un'altra e annaffiarle con le lacrime e poi nutrirle con le nuove esperienze, con pazienza, con leggerezza a volte, con mille domande altre volte, cercando solo di sentire che è un viaggio...
la mia gatta, appollaiata sul divano, mi guarda perplessa... chi sa che pensano i gatti di noi...
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